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Text from marie_cele - Italiano

  • Scuola dell'infanzia

  • 26.
    • Da uno studio approfondito di diverse scuole dell’infanzia nel mondo abbiamo tirato fuori cinque assi di riflessione e d’ispirazione per lo sviluppo del nostro progetto.
    • Un primo asse è il gioco con la luce naturale, tema importante per il comfort in generale, ma ancora di più per una scuola, dove partecipa anche a creare spazi evocativi per il bambino. 27.
    • Questo tema raggiunge l’idea seguente di creare non solo una scuola, ma un vero mondo per il bambino.
    • Passa attraverso lo sviluppo di architetture poetiche e stimolante per sviluppare l’immaginazione e la creatività.
    • In particolare, serve avere spazi non definiti, che possono essere appropriati dagli giovani utenti in modo loro. 28.
    • Quest’idea prende le sue radici nel pensiero Montessori, che promuove una pedagogia basata sull’esplorazione e l’autonomia.
  • La scuola Montessori può essere vista come una città da esplorare, con spazi più privati e spazi più pubblici, dove il bambino scopre e trova attività da svolgere. 29.
    • Il confronto con la città si ritrova anche nella gestione degli spazi esterni, tema molto importante anche nell’educazione di oggi, che si deve di riconnettere l’uomo alla natura. 30.
    • I giochi d’esterno anche loro hanno un ruolo educativo importante.
    • I principi precedenti di spazi stimolanti si ritrovano nell’apparente semplicità dei giochi di Aldo Van Eyck, che ci danno chiavi nel proporre un supporto non limitante alla fantasia dei bambini. 31-32.
    • Questi cinque temi sono i punti chiavi che hanno guidato la progettazione dell’asilo che proponiamo adesso. 33.
  • Per sviluppare il progetto architettonico, abbiamo preso prima in considerazione i punti critici del terreno e del contesto circostante.
  • In particolare, la presenza della scuola primaria, ma anche i forti dislivelli del terreno e l’accesso limitato alla strada. 34.
  • Questi vincoli ci hanno portato a creare un’architettura in blocchi separati, in modo da sfruttare il terreno disponibile senza allontanarsi troppo dell’accesso stradale. 35.
    • I blocchi, come piccole case di un villaggio, sono collegati dal così detto “cammino della scoperta”.
    • Il cammino della scoperta ha un ruolo educativo forte con una architettura evocativa: è uno spazio tra interno ed esterno dove si incontrano i bambini delle sue sezioni e che cambia con il tempo grazie a giochi di luce. 36.
    • L’edificio, nella volontà di integrarsi nel contesto è stato progettato con tetti verdi a falde, che evocano il rilievo montagnoso circostante così come la forma tipica dei tetti dei villaggi circostanti.
  • Il legno di castagno, impiegato nei rivestimenti del cammino, è un legno locale, molto importante nella cultura della valle. 37.
    • Anche i colori dei blocchi ricordano i tipici colori dei villaggi, e partecipano all’appropriazione dell’edificio dai bambini.
    • Infatti, i colori forti aiutano i bambini per orientarsi e differenziare i diversi spazi della scuola. 38.
    • I spazi esterni hanno un ruolo decisivo nella coerenza dell’edificio, e hanno valori diversi: zone più comune o più privati, come i giardini pedagogici. 39.
    • Tutti questi concetti si ritrovano nel masterplan, dove si percepisce lo sfondamento col contesto. 76.
  • Il muro di Trombe impiegato in questo progetto ha anche un sistema di vetrate particolare e funziona a convezione.
    • Per ragioni di comfort estivo, la scelta si è portata piuttosto su una soluzione isolata all’interno e una vetrata leggera in plexiglass riciclato apribile. 77.
  • Gli apporti di calore di questo muro di Trombe sono stati studiati prima con un’analisi dinamica col software Kozibu (ex Codibat).
  • In primo luogo, è stato studiato l’effetto del muro di Trombe su una delle aule senza riscaldamento durante una settimana invernale.
  • Si può leggere su questo grafico la temperatura esterna e la radiazione solare. 78.
    • La facciata vetrata è chiusa, e con l’effetto serra, il muro di Trombe si riscalda, creando una convezione naturale che mette in movimento l’aria, che entra dentro l’aula attraverso le bocchette aperte.
  • Con questa prima simulazione si è ottenuto dei valori di temperatura media nel muro di Trombe che sale fino a 30 gradi nei giorni più soleggiati. 79.
  • Quest’apporto di calore ha un impatto diretto sulla temperatura dell’aula, che aumenta da 2 a 3 gradi con l’apertura delle bocchette. 80.
    • L’analisi è stata svolta confrontando con la stessa situazione senza muro di Trombe ma con un muro di paglia, e le temperature medie ottenute nell’aula sono tra 3 e 5 gradi inferiori. 81.
    • Imponendo poi un riscaldamento a potenza infinita, si è potuto valutare l’influenza del muro di Trombe sull’energia di riscaldamento necessaria.
  • Allargando l’analisi a tutto l’anno e tenendo conto delle settimane più o meno favorevoli, si è dimostrato che il muro di Trombe permette un risparmio tra il 21 e il 31% dell’energia primaria per il riscaldamento. 82.
    • Il software Kozibu ci ha anche aiutato a valutare il confort estivo.
  • In questa stagione il muro di Trombe è aperto all’esterno e le bocchette sono chiuse nella giornata, e aperte

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